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Progetto PROGETTO FONDI 5X1000 2015-2016

New therapeutic strategy for medulloblastoma: targeting cancer stem cells to promote differentiantion and radiosensitization

Acronimo: 
PROGETTO FONDI 5X1000 2015-2016
Tipo di Finanziamento: 
Altri programmi
Programma: 
5 x 1000
Durata: 
da 1 Luglio 2016 a 1 Luglio 2019
Ruolo ENEA: 
Partner
Personale: 
Mirella Tanori
Status: 
Concluso

Il medulloblastoma, che si sviluppa nella fossa posteriore del cervelletto, è il tumore cerebrale maligno più comune dell’età pediatrica: nell’80% dei casi si manifesta al di sotto dei 15 anni di età, con un’incidenza di circa 1/200.000. Questo tumore ha una notevole tendenza a metastatizzare sia nel sistema nervoso centrale (SNC), in particolare nel liquido cefalorachidiano e nelle meningi, che all'esterno del SNC, come ad esempio nel midollo osseo. Attualmente la terapia convenzionale consiste nella resezione chirurgica seguita da trattamento chemo-radioterapico, un protocollo terapeutico che pur aumentando la sopravvivenza dei pazienti comporta gravi deficienze neurocognitive. Nonostante recenti ricerche abbiano portato a una migliore comprensione delle basi biologiche e della patogenesi di questo tumore, molto rimane ancora da chiarire per migliorare la prognosi e la qualità della vita dei pazienti.Il 15-25% dei medulloblastomi sporadici sono caratterizzati da mutazioni che causano un aumento dell’attività della via di segnale di Hedgehog (Hh), una proteina con un ruolo chiave nello sviluppo del cervelletto e nei processi di trasformazione neoplastica. Il legame principale tra la biologia dello sviluppo e quella del cancro è fornito dall’evidenza che cellule staminali (CS) con proprietà simili sono state identificate anche nella maggior parte delle neoplasie, incluse quelle cerebrali, le cancer stem cells (CSC). Recenti pubblicazioni scientifiche suggeriscono che Hh abbia un ruolo nel determinare e mantenere lo stato staminale delle cellule cerebrali.Le cellule staminali tumorali sembrano essere le candidate nell'insorgenza della malattia e costituiscono una riserva senza fine per il mantenimento e la progressione del tumore. La presenza di cellule staminali all'interno del tumore potrebbe essere inoltre il fattore in grado di giustificare il fallimento della terapia convenzionale in quanto queste cellule possiedono caratteristiche che le rendono resistenti ai trattamenti. Nasce quindi l'esigenza di individuare nuove strategie terapeutiche che abbiano come bersaglio le cellule staminali per impedire il mantenimento e la progressione del tumore.Sulla base delle informazioni finora acquisite, il progetto in esame propone di studiare nuove strategie per rendere il medulloblastoma più sensibile alla radioterapia. In particolare, mediante l’utilizzo di modelli preclinici e l’utilizzo di metodologie di RNA interference (RNAi) in vivo, verrà silenziata l’espressione genica di fattori che hanno un ruolo determinante nel mantenimento della pluripotenza delle cellule staminali embrionali, con l’obiettivo di indurre il differenziamento.